Sì, è possibile, se siete argute, colte e preparate come Wendy Doniger.
Il suo saggio, edito da Adelphi, insegue il significato psicologico e antropologico dell'anello, lungo quei secoli e quelle culture che lo hanno eretto a simbolo di possesso e di sesso.
Leggende, miti, poesie, testi teatrali e addirittura film: un viaggio intellettuale scritto con impalpabile ironia, con raro senso della misura, con sapiente approccio femminile ma senza essere dogmatico.
Anche perché l'oggetto del libro è di sé per stesso così sessista - e a volte addirittura drammatico - che aggiungere sensazionalismi e giudizi perentori avrebbe nuociuto al delicato lavoro di ricerca.
Ma è anche un testo divulgativo, nel senso meno populista del termine: potete leggerlo, cioè, come fosse un racconto di usi e costumi nell'arco di oltre tre millenni, dove l'uomo si ostina a comportarsi da maschio e la donna riesce a difendersi e ad affermarsi con pazienza e sapienza.
È un libro, insomma, a più chiavi di lettura di cui vi consiglio vivamente l'acquisto.
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