08 aprile 2020

Coronavirus, prendiamoci a ceffoni

Il Covid-19 si è portato via anche Lee Fierro.
Non la conoscete?
Invece, sì.
In quel sublime capolavoro che è Lo Squalo (1975; il cui titolo originale era Fauci, decisamente più inquietante), interpreta la mamma del bimbo divorato dal pescione mentre sta sul materassino giallo (scena notissima tra i nerd anche per un uso del dolly zoom da manuale).
Quando capisce che Brody era già al corrente della presenza dello squalo, gli va incontro e gli dà un ceffone. Roba che qui a Roma gli avremmo spezzato gambe, braccia, naso e denti. Insomma, una signora dignitosissima, nonostante un dolore così incommensurabile.
Ebbene, leggendo qui sotto, dovremmo fare una gara per prenderci a ceffoni tutti quanti.   

Sono dati ISTAT

💻 Il 33,8% delle famiglie non ha computer o tablet a casa
     ‣ Il 41,6% tra quelle residenti al Sud
     ‣ Il 39,9% nei comuni fino a duemila abitanti
     ‣ ll 14,3% tra quelle con almeno un minore

🤳🏻 Il 92,2% dei 14-17enni ha usato internet negli ultimi 3 mesi
      ‣ Il 30,2% ha alte competenze digitali
      ‣ Il 3% non ha alcuna competenza digitale

📚 Il 52,1% dei 6-17enni ha letto un libro nel tempo libero nell'ultimo anno
      ‣ Il 46,9% fino a tre libri
      ‣ Il 40,7% da quattro a undici libri
      ‣ Il 12,5 dodici o più libri

🏠Il 41,9% dei minori vive in condizioni di sovraffollamento

Andando oltre gli schemini (che possono non dire tanto): la percentuale di famiglie senza computer supera il 41% nel Mezzogiorno, con Calabria e Sicilia in testa (rispettivamente 46% e 44,4%), ed è circa il 30% nelle altre aree del Paese.
Più elevata nel Mezzogiorno anche la quota di famiglie con un numero di computer insufficiente rispetto al numero di componenti: il 26,6% ha a disposizione un numero di pc e tablet per meno della metà dei componenti e solo il 14,1% ne ha almeno uno per ciascun componente.
Viceversa, nelle regioni del Nord la proporzione di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore. In particolare a Trento, Bolzano e in Lombardia oltre il 70% delle famiglie possiede un computer, e la quota supera il 70% anche nel Lazio. Nel Nord, inoltre, la quota di famiglie in cui tutti i componenti hanno un pc sale al 26,3%
Negli anni 2018-2019, il 12,3% dei ragazzi tra 6 e 17 anni (850 mila) non ha un computer o un tablet a casa e la quota raggiunge quasi un quinto nel Mezzogiorno (circa 470 mila).
Il 57,0% lo deve condividere con la famiglia. In questi casi meno della metà dei familiari dispone di un pc da utilizzare. Sebbene la maggior parte dei minori in età scolastica (6-17 anni) viva in famiglie in cui è presente l’accesso a internet (96,0%), non sempre accedere alla rete garantisce la possibilità di svolgere attività come ad esempio la didattica a distanza se non si associa ad un numero di pc e tablet sufficienti rispetto al numero dei componenti della famiglia.
Soltanto il 6,1% dei ragazzi tra 6 e 17 anni vive in famiglie dove è disponibile almeno un computer per componente
Nel 2019, il 92,2% dei ragazzi di 14-17 anni ha usato internet nei 3 mesi precedenti l’intervista, senza differenze di genere. Tuttavia meno di uno su tre presenta alte competenze digitali (il 30,2%, pari a circa 700 mila ragazzi), il 3% non ha alcuna competenza digitale mentre circa i due terzi presentano competenze digitali basse o di base.

Andiamo oltre?

Bisogna fare i conti con il fatto che la spesa sanitaria italiana è ancora decisamente inferiore rispetto a molti altri Paesi europei, e che l’invecchiamento demografico e l’aumento della speranza di vita faranno crescere la domanda di cura. 
Inoltre, c’è anche un livello spinto di attenzione verso la qualità dei servizi sanitari che è in declino e non deve peggiorare: secondo l’ultimo rapporto Euro Health Consumer Index, l’Italia è passata tra il 2010 e il 2017 dal 14° al 21° posto delle 35 nazioni censite a livello europeo, rispetto alle performance del sistema sanitario

Andiamo oltre?

Nei primi sei mesi del 2019 l‘imponibile evaso in Italia è cresciuto del 3,8% con punte record nel Nord dove ha raggiunto il 5,1%. 
In termini di imposte sottratte all’erario siamo nell’ordine di 181,4 miliardi di euro l’anno

Come ciliegina sulla torta, ecco il link per leggere Le previsioni per l’Italia. Quali condizioni per la tenuta ed il rilancio dell’economia? A cura del Centro Studi di Confindustria.

E quindi?

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