29 maggio 2020

I RAGAZZI DI BARROW di Adelphi e la serie THE TERROR

Quando nell'800 l'Inghilterra si ritrovò d'incanto padrona dei Mari, la quantità di ufficiali e di marinai "inutilizzati" era considerevole. E come spesso càpita tra gli angoli meno noti della Storia degli uomini, questo problema (anche economico, va detto) fu trasformato in opportunità da un personaggio di cui solo gli esperti avevano sentito parlare, perlomeno prima di questo splendido volume edito da Adelphi.
Al Secondo Segretario dell'Ammiragliato, sir John Barrow, venne in mente un'idea a dir poco geniale: abbiamo gli strumenti, abbiamo gli uomini, non abbiamo ostacoli se non la nostra stessa forza marina... esploriamo il Pianeta! Se non per le ricchezze, se non per la gloria, sicuramente troveremo territori inesplorati, scorciatoie ritenute leggendarie, paesi con cui aprire nuove vie commerciali, un peso specifico di cui la Storia ci renderà conto.
E così, John Ross, William Edward Parry, James Clark Ross e John Franklin, veleggiarono verso la leggenda, che solo un bellissimo e avvincente testo come questo sa raccontare con dovizia di particolari, mai inutili e mai eccessivi.
Fergus Fleming, parente stretto del papà di 007, scrive con i tempi giusti, ironia misurata e senso della meraviglia. Non c'è pagina che resti abbandonata a se stessa, con una serie di trame nella trama in cui Leggenda e Storia sono amalgamate in maniera credibile e avvincente.
E a questo libro, così "adelphiano" e memorabile, potremmo agganciare la prima stagione della serie The Terror, che cerca di spiegare cosa sia accaduto proprio alla spedizione di sir John Franklin e del capitano Francis Crozier. Premetto subito che i toni e la forza narrativa delle due opere non sono assolutamente sovrapponibili, nonostante entrambe abbiano una bellezza e una dignità di assoluta qualità.
La spedizione Erebus e Terror (1848) fu organizzata per la ricerca del fatidico Passaggio a Nord-Ovest, già sfiorato più volte durante altre spedizioni "inventate" da Barrow; ma finì in maniera tragica, visto che entrambi gli equipaggi sparirono nel nulla, in circostanze mai chiarite esaurientemente. 

La serie si basa più sul libro-ricerca-fiction di Dan Simmons, e fornisce alcune risposte, in parte "televisive" in parte credibili, con una chiosa finale romantica e piena di languore (con una coda musicale di Robert Fripp).
Secondo me, alcune cose "eccessive" potevano essere evitate: ogni tanto si vede "troppo" e in maniera insistita; difetto che però diventa di secondo piano di fronte alla prova di bravura dei tre attori che interpretano i tre ufficiali, Jared Harris tra tutti.

Onestamente, non saprei suggerirvi se vedere prima la serie e poi leggere il libro, o viceversa. Io ho letto prima il libro - che peraltro a questo dramma dedica giustamente solo una ventina di pagine. 
Però non faccio testo... buon divertimento!

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