È un libro fuori dagli schemi, il cui titolo secondo me non è del tutto azzeccato.
Anzi, immodestamente, avrei trovato più corretto intitolarlo come il titolo di questo post: c'è molto Crosetti e pochissima cronaca di quella partita.
Cronaca che peraltro viene data per scontata, come se l'autore volesse andare a cercare chi c'era e la ricorda, piuttosto che fare un esercizio anche storico come il bellissimo La Partita, dedicato invece all'altra epopea, quella del 1982: Italia Brasile, 3 a 1.
Anzi, immodestamente, avrei trovato più corretto intitolarlo come il titolo di questo post: c'è molto Crosetti e pochissima cronaca di quella partita.
Cronaca che peraltro viene data per scontata, come se l'autore volesse andare a cercare chi c'era e la ricorda, piuttosto che fare un esercizio anche storico come il bellissimo La Partita, dedicato invece all'altra epopea, quella del 1982: Italia Brasile, 3 a 1.
Attenzione, anche in questo libro ci si trovava di fronte anche - ripeto: anche - alla storia personale dell'autore; ma, appunto, con un approccio che sapeva coinvolgere e affabulare diverse generazioni.
Certo, ognuno interpreta le cose come vuole, ma il titolo di un libro è una dichiarazione; e se titoli graniticamente con il nome di un evento così storico, ho il diritto di immaginarmi che mi ci porterai dentro.E, invece, Crosetti ci accompagna nella sua vita, confondendo e fondendo continuamente sensazioni intime e private con i minuti di quella partita così gloriosa. E allora io mi sono perso sia la partita che la vita privata di Crosetti.
Chiarito questo, nonostante la fatica mentale nel superare un limite così limitante, ho terminato il libro con la mia consueta velocità: a parte alcune parentesi/incisi lunghe 15/20 righe (!), lo stile è abbastanza avvincente, come è avvincente il passare dalle visioni di Corsetti bimbo ad alcuni momenti dei giocatori e/o della partita; commoventi alcuni ricordi del padre di Corsetti (la cui recente morte ha minato profondamente l'autore); divertenti alcuni purtroppo rari aneddoti sui giocatori più rappresentativi.
Onestamente, non so se consigliare un libro del genere alle generazioni successive alla mia, perché troveranno ben poco sia della partita che di quei anni; però chi l'ha vista e vissuta, forse troverà anche qualcosa di sé.
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