23 febbraio 2021

SAMURAI di Michael Wert (il Saggiatore)

La parabola di un mito raccontata dalle sapienti lenti di un esperto, ma che lascia sulla punta della lingua quella dolce necessità di volerne sapere di più, limitata, ahimé, dall'approccio manualistico.
In realtà, fosse stato un argomento "occidentale", non avrei sollevato questo rammarico; ma qui siamo di fronte a un'esperienza culturale così lontana dalla nostra, che valeva la pena aggiungere qualche pagina descrittiva per darle più spessore e sapore.
L'autore, cioè, si impegna in maniera inappuntabile a negare tante cacofoniche mitologie che attribuiamo alla figura del samurai, aggiungendo controprove e verità, senza però peritarsi di aggiungere contesti, storie, quotidianità, se non per soli appunti e cenni.
Il samurai, insomma, non è il mito che crediamo, e quel mito che crediamo sia esistito, si è manifestato in realtà solo durante l'ultimo periodo della sua parabola. Il resto è una leggenda alimentata in parte da ignoranza - incoraggiata da cinema e letteratura, in parte da un'agiografia anche giapponese sin troppo dedita più alla forma che alla sostanza.
È un testo, insomma, che può andare bene agli appassionati di Mishima o forse di Kawabata, e magari a chi ha apprezzato una certa cinematografia di genere esaurita entro gli anni '80 (con qualche eccezione più recente, come questa con Tom Cruise); ma per chi volesse avere in mano un manuale semplificativo ed esauriente, rischia di andare ad affaticare la propria memoria dentro troppi nomi in pochissime pagine.

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