01 marzo 2021

UNA TERRA PROMESSA di Barack Obama (Garzanti)

Non è facile scrivere qualcosa di originale su un libro che ha raccolto una messe consistente di approvazioni. Oltretutto, stiamo parlando di un personaggio difficile da criticare: la sua aura, la sua personalità, il significato intrinseco della sua doppia elezione, sono graniticamente inamovibili.
Eppure, proprio per questo, è un libro che va letto. Per almeno due motivi: la sincerità di Obama, la sua capacità di ragionare anche sui suoi torti ed errori. 
Purtroppo la rete ha reso alcuni termini abusati se non addirittura irritanti; per cui, subito dopo aver detto che è un libro "autentico", so che vi parte in automatico il conato. Figuriamoci, poi, se aggiungo che Obama dimostra di saper raccontare anche le sue "fragilità"; altro conatino. Colpa nostra che roviniamo le parole. Però... questo libro è decisamente autentico e capace di raccontare anche le fragilità.
Ma c'è di più: è un ottimo compendio di Storia recente. Certo, raccontata da un'angolatura definita e parziale, ma pur sempre interessante e anche utile; anche quando le insidie del tempo renderanno alcuni passaggi fisiologicamente datati, se non addirittura da riscrivere, resterà comunque un testo con cui confrontarsi.
Terzo punto, utilissimo per un filoamericano come il sottoscritto (ma poco impegnato ad esserne alfiere credibile): si imparano tante prassi, tanti retroscena, tante "cose" americane che superano di gran lunga quanto crediamo di aver imparato anche e solo attraverso Hollywood o letture più o meno serie.
Pollice verso per la traduzione: ogni tanto inciampa, rende lo scritto indaginoso, sembra quasi passato da una mano all'altra. Poca roba, per carità, ma si "sente". 
Splendido il rapporto con la famiglia, divertenti alcune pause narrative, ricco di pathos e retorica al punto giusto, fluido e avvolgente.
Ed è solo la prima parte...

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