A distanza di un mese, leggendo quanta ingenuità c'era nel mio avallare Paolo Farinella, mi vengono i nervi e mi sento molto stupido. Non solo l'amico Paolo mi ha colpito alle spalle, ma il prete Farinella si è dimostrato l'opposto di quello che prova a biascicare in questa sua lettera. Fatto sta che vi invito a leggere questo post (o questo) che magari saprà riassumervi i torti che il tipo mi ha tirato addosso. Per correttezza lascio il tutto com'era.
Ricevo dal mio caro amico Paolo Farinella, sacerdote cattolico che ormai conoscete, questa lettera aperta al Papa. Leggete e possibilmente firmate (e fate firmare) nei comments del blog stesso, oppure (per evitare spamming e violazioni varie) potete far avere a me i Vostri estremi (se cliccate nel mio profilo troverete il mio mail), consapevoli però che il nominativo verrà poi rigirato a chi di dovere, solo per questo scopo.
Un'aggiunta obbligatoria. Come potrete constatare, leggendo i miei vari post, sono laico (addirittura ateo) e credo fermamente nei valori possibili di una civiltà laica e democratica (nelle loro forme assolute). Non sopporto i carusi ma neanche le cicorie. Mi piace, invece, la coerenza e il rigore morale. Se a qualcuno, però, certi miei interventi non piacciono, non vuol dire che poi debba restar sordo di fronte all'iniziativa di Paolo, solo perché qui ospitata. Farebbe un errore filosofico, ma soprattutto strategico. Per me è un privilegio avere compagni di battaglie civili personaggi come Paolo Farinella, proprio perché egli conosce perfettamente la complessa architettura della Civiltà; sa proteggerla, sa divulgarla.
minimAle
A Sua Santità
Benedetto XVI
Città del Vaticano
Apprendiamo che a ridosso delle elezioni politiche italiane del 9 e 10 aprile 2006, Lei riceverà in visita ufficiale il presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi, nell’ambito di una visita del Partito Popolare Europeo (Ppe). Molti dicono che questo incontro sia stato pensato e programmato dallo stesso interessato che vuole questa visita come una sorta di «consacratio ad limina», a ridosso delle imminenti elezioni politiche e dopo mesi di estenuante campagna elettorale mediatica senza esclusioni di colpi. L’ospite che giunge in Vaticano, dopo essersi paragonato a Napoleone, il 12 febbraio 2006, ad Ancona, durante un infinito comizio ai suoi sostenitori, ha superato il segno della normalità psicologica e della decenza morale, affermando testualmente: «Io, il Gesù della politica, una vittima paziente, mi sacrifico per tutti». Nelle precedenti politiche del 1993, ebbe a presentarsi come il «Messia», inviando i suoi sostenitori come «missionari e apostoli». Mai uomo politico intelligente o sprovveduto era mai arrivato a tanto.
Nulla da eccepire se l’udienza capitasse in tempi normali o non sospetti. In queste circostanze e condizioni, la visita è programmata da parte italiana con fini strumentali: essa serve al capo del governo per potersi accreditare come «consono» alla Chiesa cattolica a differenza del suo rivale, Romano Prodi, che da cattolico serio e «adulto» non usa la religione come strumento populista di infima propaganda. Egli, infatti, si è incontrato con il card. Vicario, Camillo Ruini, nel più assoluto riserbo.
Se Lei dovesse ricevere Berlusconi in udienza, di fatto, anche senza volerlo, si schiererebbe con una parte, e il gesto più eloquente di ogni parola contraddirebbe quanto Lei afferma nella sua prima enciclica: «La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile» (28/a).
Con questa visita, anche contro la Sua volontà, il Papa rischia di accreditare un uomo che ha diviso la nazione invece di unirla, come richiedeva la sua funzione. Il presidente del consiglio italiano si definisce cattolico, ma non esita a distruggere lo stato sociale, impoverendo ancora di più i poveri e favorendo i ricchi. Al contrario, egli ha triplicato il suo patrimonio facendosi approvare leggi su misura contro ogni legittimità giuridica. Interi settori della popolazione che fino a ieri vivevano una vita dignitosa, oggi vengono nelle parrocchie a chiedere aiuto per arrivare alla fine del mese. Questo stato di cose incide e condiziona non solo la qualità, ma anche l’esistenza stessa della famiglia che Berlusconi ben conosce, giacché, da «buon cattolico» usufruendo del divorzio, ha fatto una duplice esperienza familiare. Ci risulta, a proposito, che da alcuni giornali specializzati in «gossip» si è fatto fotografare mentre fa la Comunione, contravvenendo così ad una chiara norma della Chiesa sull’accesso dei divorziati ai sacramenti e lasciando nello sconcerto la massa di cattolici, spesso divorziati senza colpa, che sono indotti a pensare che il Sig. Berlusconi abbia avuto uno sconto dalla Chiesa in quanto ricco e potente.
Il presidente del consiglio dei ministri dovrebbe essere un modello per l’intera nazione e, invece, assistiamo ad una sistematica denigrazione della giustizia e delle istituzioni pur di salvarsi dai processi per accuse gravissime come la corruzione di giudici, divulgando tra la popolazione non solo il senso dell’illegalità, ma anche la convinzione che le leggi siano lacci per i polli che i furbi sanno evitare. Anche il Papa si sarà chiesto come mai un uomo prudente e saggio come il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si sia rifiutato di firmare in prima istanza, a norma della Costituzione, tutte le leggi qualificanti l’azione di questo governo, dichiarate «palesemente incostituzionali».
La vittoria delle elezioni si giocherà sul filo del rasoio perché il capo del governo ha voluto e ha fatto approvare una legge elettorale su sua misura. In subordine, in caso di sconfitta, che gli istituti demoscopici non escludono, egli vuole rendere l’Italia ingovernabile, in base al principio del «muoia Sansone con tutti i Filistei» (Gdc 16,30). Da vero statista. Al Papa non può sfuggire il particolare che il Sig. Berlusconi sia proprietario di tre reti tv e disponga delle altre tre pubbliche, avendo così dalla sua l’intera flotta mediatica, supportata da giornali di proprietà o compiacenti e asserviti mediante il meccanismo perverso della distribuzione delle quote pubblicitarie.
In un momento così grave e delicato per l’Italia, molti cattolici chiedono al Papa di non prestarsi anche involontariamente a questo gioco che a molti appare demagogico, populista e dissacratore, perché appare basato sul principio machiavelliano, immorale per l’etica cattolica, che il fine giustifichi i mezzi. Chiediamo al Papa che «almeno» per opportunità politica non riceva il capo di una fazione politica, nel momento in cui la legge italiana impone una reale par condicio che il capo del governo ha eluso e aggirato a piene mani e anche ostentatamente. In subordine chiediamo che riceva insieme i due capi dei poli opposti e faccia loro una autentica lezione di comportamento etico anche in campagna elettorale, senza dimenticare di ricordare i principi fondamentali della «Dottrina sociale della Chiesa» che ha come fulcro il «bene comune» dell’intera Nazione.
Desideriamo informare il Papa che molti, moltissimi fedeli sono impressionati per il silenzio della gerarchia cattolica italiana di fronte ad eventi e scelte governative che gridano vendetta al cospetto di Dio, giacché ritengono e pensano che essere cristiani sia incompatibile con il modello di governo che questi cinque anni ci hanno riservato. Una «contradditio in terminis». Molti di noi non sanno spiegarsi i motivi per cui partiti che dicono d’ispirarsi ai principi cristiani, abbiano potuto essere alleati succubi di questo esorbitante e folcloristico potere che ha tenuto in scacco tutte le Istituzioni, a cominciare dalla Suprema Carta Costituzionale di cui è stato fatto scempio pur di saziare gli appetiti delle singole fazioni che compongono la maggioranza attuale.
I partiti che fanno riferimento ai principi etici del cattolicesimo hanno firmato una legge sull’immigrazione che nega i principi fondamentali della fede cristiana, per sua natura universale e quindi aperta, con le necessarie regole, all’accoglienza di disperati e affamati; i quali bussano alla porta dell’occidente opulento che pure legge ogni domenica Mt 25, 31-46, là dove il Signore si identifica con gli affamati, gli assetati, i carcerati, i forestieri. L’ospite che arriva in Vaticano ha appena approvato e fatta varare dal parlamento una legge immorale che concede a tutti i cittadini la licenza di uccidere e di essere uccisi in nome di una malin-tesa sicurezza la cui custodia è affidata alle pistole di una pericolosa giustizia «fai da te».
Al Papa chiediamo che non presti il fianco a dividere ancora di più i cattolici che già sono frammentati in partiti e porzioni di partiti. Infine, chiediamo che il Papa preghi per tutti gli Italiani perché possano scegliere con scienza e coscienza, lasciandosi guidare non da interessi particolari, ma unicamente dal bene comune della loro Nazione, all’interno del quale si realizza e si compie anche il bene personale.
Lei stesso nella sua prima enciclica Deus Caritas est, citando Sant’Agostino, ha scritto: «Il giusto ordine della società e dello Stato è compito centrale della politica. Uno Stato che non fosse retto secondo giu-stizia si ridurrebbe ad una grande banda di ladri, come disse una volta Agostino: «Remota itaque iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia?» (De Civitate Dei, IV,4). Alla struttura fondamentale del cristianesimo appartiene la distinzione tra ciò che è di Cesare e ciò che è di Dio (cfr Mt 22, 21), cioè la distinzione tra Stato e Chiesa o, come dice il Concilio Vaticano II, l’autonomia delle realtà temporali (Gaudium et Spes, 36)».
Dio non voglia che il Papa permetta questa commistione diabolica e preservi la Sede di Pietro da ogni calcolo di interesse e da basse strategie di strumentalizzazione partitica e faziosa. È una questione etica. È un imperativo di decenza.
Con cordialità.
Paolo Farinella, prete
590 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 400 di 590 Nuovi› Più recenti»condivido pienamente e sottoscrivo.
valentina voglino, studentessa universitaria, Cavour (TO)
Diodoro, Alessia, Consulente, S.Stefano al mare (IM)
Alessandra Rossi, studentessa, Roma
Paola Ramello, formatrice, Alpignano (TO)
Caludio Costantini, commercialista, Roma
Complimenti per l'idea ... è superfluo dire qualcosa in merito all'intenzione!
La considerazione più dolorosa è che dover arrivare a tanto vuol dire che la democrazia e l'istituzione republicana sono già state sconfitte.
Grazie di cuore per questa operosità,
Rita Broccoli
Attigliano (Tr)
Lonati Milena, impiegata, Como
Anna D'Alò, BO
nulla di più giusto e vero poteva essere detto al riguardo.
Canfora Roberta Consulente Napoli
Firmo anch'io
Ruzzier Alessandro
Via Nenni 1/2
Orbassano To
Dalla Giovanna Massimo, ingegnere, Genova.
Assolutamente da "sommergere" il Papa con questo messaggio. Grazie
Possanzini Gianluigi, ingegnere, San Donato Milanese (MI)
Aderiamo con convinzione. La Chiesa deve stare con i più deboli!
Lorenzo Rossi pensionato Verla di Giovo (TN)
Marta Brugnara pensionata Verla di Giovo (Tn)
Ezio Rossi Laureato disoccupato Verla di Giovo (TN)
chiara gilberti, biologa, genova
Bertaina Francesca,studentessa - Cuneo
Ho letto con interesse la lettera, e propongo alcune mie riflessioni, spero utili per continuare il dialogo:
intanto mi complimeto ma anche mi stupisce un po questa lettera che ha come primo firmatario Don Farinella in quanto non c'è traccia di scritto istituzionale da parroco a papa;
Sono daccordo al 100% sul fatto che Ciampi ha dato man forte al centro-destra sull'omologazione della nuova legge elettorale. Tanto lo avevo considerato un buon presidente e tanto mi ha deluso con questo comportamento. Le ho anche scritto in merito.
Dobbiamo evitare in tutti i modi che la Chiesa cattolica faccia anche questo ulteriore regalo a Berlusconi, proprio in seguito alle dichiarazioni del Papa e del suo entourage di non schieramento.
Questa visita se accordata, danneggia soprattutto la chiesa e denota parzialità e io come cattolica mi sento offesa e spero che tanti altri si offendano.
Laura
Per Laura: è tempo di scelte individuali e se possiible condividerle con altri. Quando la coscienza impone è necessario esporsi, specialmente se molti fanno finta che non succeda niente.
La Chiesa non può essere di parte, ma deve stare sempre dalla parte dei poveri ed essere povera.
Di sceneggiate ne vediamo già tante e non è necessario aggiungerne. Di Gesù Cristo me ne basta e avanza uno, ma quello di Arcore, per favore, risparmiatemelo.
Con amicizia
Paolo Farinella prete
Mancini, Antonio, Studente, Campobasso
Sara Urlando - impiegata - Milano.
Peretto francesca - casalinga Cavour to
Sacchi Lodispoto, Amelia, Impiegata, Roma
Scagliola Carlo, pensionato ex dirigente d'azienda, Genova
Togni dr. Daniele, odontoiatra, Lecco (LC)
Condivido e sottoscrivo
Piovesan Sergio - Pensionato - Venezia
Giovanni Frera, Libero Professionista, Milano
Condivido pienamente la lettera aperta al papa Benedetto XVI
Martella Paolo, ingegnere impiegato nell'industria,
Torino
Aderisco.
Piergiorgio
Acquistapace,
insegnante
Castropignano (CB)
TONI REVELLI, prete a Torino, aderisce decisamente all'iniziativa. Berlusconi ci ha già ingannato abbastanza. Spero proprio che il papa non lo aiuti a farlo di più. La Chiesa. laici e gerchia insieme deve essere libera da ogni strumentalizzazione mediatica a favore di qualsiasi partito. Beati i poveri nel loro spirito = Beati coloro che scelgono la povertà che li avvicina a Cristo, ne fa dei discepoli "non a parole, ma nei fatti e nella verità": Chiesa povera, che sta con i poveri, per essere veramente Chiesa del Povero di Nazaret.
Confido che l'autore della Deus Caritas, coerente con la sua lettera, non si faccia strumentalizzare. Non è esagerato
nè fuori posto invitare a pregare perchè questa controtestimonianza non si compia.
Tessarotto Gabriella, studentessa, Ferrandina (MT)
Tasselli Gabriele, agente di commercio, Prato
Se vivessimo di Vangelo non occorerebbero queste petizioni!
Stefania Scarpino, studentessa, Prato
Invio la mia firma e quella di una mia collega, aggiungo, anche se non ha importanza, che siamo tutte e due cattoliche.
GOBBINO TIZIANA - impiegata - ORVIETO
LEDER GABRIELLA - impiegata - ORVIETO
CRESTI MATTEO - Impiegato - Genova
CRESTI LIVIO - Genova - Pensionato
VIGO GIOVANNA - Genova - Insegnante
Luca Balbi, imiegato, Genova
Franconeri Roberto, impiegato, Genova
Mucci Guido
pensionato
Provaglio d'Iseo ( BS )
Da non credente, condivido pienamente.
Ringrazio l'autore della lettera per il coraggio e la lucidita'.
Cristina Centioli, ricercatrice - Roma
CHIAPPETTA PAOLO IMPIEGATO CIAMPINO (ROMA)
Borneto Corrado, ferroviere, Genova
Intiso Maria Antonella, casalinga, Genova
Sottoscrivo
Gemini Roberta Impiegata (Roma)
Stortoni Pierluigi - Impiegato -Genova
Apprezzo l'iniziativa del sacerdote di Genova e sottoscrivo totalmente l'appello al papa Benedetto XVI.
G.Antonio Cenghiaro, bancario in pensione, Vigonza (PD)
Pedrazzi
Pietro
Impiegato
Genova
Da cattolica praticante Intendo sottoscrivere la lettera indirizzata a Benedetto XVI: Mi chiamo Rosi Luciana, pensionata, ex Ispettore INPS, residente in Santa Marinella (Roma). Grazie
il mio nominativo è Simonetta Acquaviva casalinga di Pescara - Ormai ne ho firmate tante che anche questa mi va bene. SPERIAMO.....
Rivolta Franco
pensionato
Milano
Cerretani Fabio - Bancario - Siena
Radice Elisabetta, impiegata, Novedrate (CO)
Parenti Marco
docente universitario
Milano
radice giampiera avv. novedrate
Miotto Ezio, libero professionista, Erba (CO)
LUIGIA RADICE e RENATO RAMAIOLI
città: NOVEDRATE (CO)
professione: INGEGNERE GESTIONALE e IMPIEGATO TECNICO
Maurizio Panella
Frascati
Silvia Pochettino
Direttore Responsabile
Volontari per lo Sviluppo
C.so Chieri 121/6
10132 Torino
D'Ammicco Cristian, Impiegato, Torino(TO)
Giulio Vivaldi
Firenze - Italia
Antonelli Paola, Libera professionista, Brescia
Braga Milena, Insegnante, Brescia
Antonelli Attilio, Geometra, Brescia
Antonelli Enrico, Geometra, Brescia
Faini Bice, Pensionata, Brescia
Marco Cesati
Roma
Non potrei essere piu' d'accordo
La cosa che, da Cattolico, mi sconcerta e' che
ho sentito maggiori dichiarazioni di fedelta' da
Bertinotti piuttosto che da
Berlusconi verso la propria Moglie.
Quando penso a Calderoli parlare in difesa
delle radici Cristiane mi chiedo se e' consapevole
di cosa stia parlando.
Come Cattolico mi sento offeso che questo governo di
Centro-Destra si presenti come garante della
Cattolicita' Italiana.
Saluti
Paolo Gesmundo
Genova, Italia
Vidano Silvia, Impiegata, torino
Concordo con il contenuto della lettera e voglio sottoscrivere.Mi chiamo PAOLA PORCEDDU di Torino, professione insegnante.
ANCHE DA NON CREDENTE SOTTOSCRIVO
LUCA OSVALDINO-TECNICO SANITARIO-TORINO
Aida Filippone, Impiegata, Roma
Anna Minelli, impiegata Gubbio (PG)
Raimondi luisa-tecnico sanitario-Torino
Salvatore Zapparella,
impiegato,
Genova
Questa lettera è sconcertante e profondamente anti evangelica
Da cattolico e credente aderisco, soprattutto in questo momento in cui sembra che la gerarchia ecclesiastica italiana non sappia piu' riconoscere le palesi contraddizioni di un certo personaggio con l'insegnamento evangelico (o c'e' connivenza?)
Rosso Fabrizio Torino
Annalisa Bertolino
Insegnante
Torino
sottoscrivo
Davide Bulgarelli
Pinerolo 9/7/68
abitatnte in Torino
dadodade@hotmail.com
Saluti
Condivido anche io, grazie per averla scritta!
Brasile Paola
Roma
sanfilippo ornella
pensionata, attiva nel volontariato
milano
MARSADRI LAURA COMMERCIANTE,
RAFFA DI PUEGNAGO DEL GARDA
Fedele Maria Rosaria
VETRANO CARLO IMPIEGATO PORTICI(NA)
Frattaruolo Antonio Impiegato Caserta
Ardolino Mario Impiegato Marigliano
Di Lucia Marisa Biologa Portici
Neri renzo, pensionato, Firenze
Cossu Mimma, casalinga, Firenze
condividiamo e ci complimentiamo per il coraggio e la chiarezza
Paola Zaina impiegata Brescia
Monica Benedini impiegata Brescia
Daniela Benedini impiegata Brescia
Francesco Liedl Studente Firenze
Michele Nasatti, operaio, Lecco
Edoardo Romeo
Consulente informatico
Torino
Guareschi Paola infermiera Brescia
Angoscini Giuliana impiegata Brescia
agostoni costanza, medico - Lecco
Patrizia Ghilardi Studentessa Pistoia
da Di Lorenzo Manlio - Dipendente Comune di Genova - Genova
Pelladoni Massimo, impiegato, Garlate (Lc)
Menaballi Renata, Insegnante, Garlate (Lc)
Sono sicuro che chi è il Pastore della Chiesa di Gesù Cristo non si faccia strumentalizzare da nessuno.
Claudio Baccani Caridi
Tecnico Farmaceutico
Pontassieve (Firenze)
Muscella Lorenzo, studente, Genova
Zoppi Italo, Pensionato, Lavoratore autonomo,
Genova
Aldo Giove, Brindisi
Antonio Nicastro - impiegato - Potenza
Separare il sacro dal profano!
Iannucci Lamberto - Educatore di Comunità terapeutica - Ortona (CH)
Firmo la lettera a Papa Bendetto XVI
Paolo Rossano Napoli professione medico
Casadei Monica Impiegata Torino
ADERISCO
SIMONI LINA, INSEGNANTE -
PRATO
da ateo "praticante", non posso non aderire a un forte appello civile come questo
Carello Euro, pensionato,Torino
Paolo Lo Monaco
Sottoscrivo
Non scherziamo su certe cose. piuttosto allunghiamo le orecchie. In altre nazioni la strada di quelli come Berlusconi e lega ha portato alla guerra civile. Questi seminano odio tra i ceti sociali, verso i diversi, cercano di consolidare posizioni raggiunte senza meriti.
Condivido anch'io la lettera.
Saccone Antonio, impiegato, Ancona
Sottoscrivo la lettera!
Giovanni Lo Cicero, impiegato. Genova
Sottoscrivo.
Agostino
Condivido la lettera al Papa e perciò firmo e sottoscrivo:
ZAMBON MARIAGRAZIA
MILANO - ITALIA
GIORNALISTA
Condivido e sottoscrivo. Zavaroni Fulvio, impiegato, Villarbasse
ringrazio per l'iniziativa : assolutamente necessaria !
giulio radaelli, gorgonzola (milano), ingegnere
Marzia Pinna, dottoranda, Genova
Davide Pinna, studente universitario, Genova
Angelo Fracchia, Cartignano (CN)
Chiara Barchiesi, studentessa, Ancona
Olivia Bertelli, studentessa, Firenze
Da Nica De Maio Fabozzi
Amministrativa Università
Napoli
autorizzo a inviare mia adesione a lettera Papa Benedetto XVI
Ivano Dalla Giovanna
Salita di Santa Brigida 8/6 16126 Genova
Purtroppo questa lettera non sortirà l'effetto desiderato, ma è utile far conoscere il pensiero di chi fa i conti "in proprio" col Vangelo
Pierantonio Colombo - Milano -
medico
condivido il contenuto ma perchè mai siete così prolissi? Bsterebbero dieci righe per dire che una visita del premier è sicuramente un fattore di divisione e non di unione, e come tutto ciò che genera divisione proviene dal diavolo e non da Dio. Speriamo comunque che serva.ciao.
Franca Roncari(MI)Ass.Sociale
Sono pienamente d'accordo.
Luisa Belloni- Lentate s/Seveso - MI
Complimenti per la ispirata intuizione e la lodevole iniziativa.
La sottoscriviamo convintamente.
Suggeriremmo però che la "subordinata" (tutti due assieme dal Papa) diventasse la principale, perchè se così accadesse sarebbe per la Chiesa (il Papa) l'occasione di vietare finalmente e categoricamente alla politica di usare il Cattolicesimo e il Cristianesimo come argomenti di raccolta del consenso.
Martino Massoli, Brescia
Lorenzo Albini, Brescia
Marzia Bevilaqua, Brescia
Liliana Ferranti, Brescia
Monica Benedini, Brescia
Daniela Benedini, Brescia
Paola Zaina, Brescia
Era ora che le persone "libere" si sentissero finalmente unite da qualcosa... mi sembra che questo "qualcosa" sia davvero importante. Sono con voi.
Oberholtzer Maurizio, insegnante, Napoli
Ivano Cremonesi, artigiano, Vaprio d'Adda (MI)
Paolo Carboni, Pianoro (Bologna)
Giovanna Setti, Pianoro (BO)
condivido quanto espresso nella lettera e spero che dopo aprile ritorni il sereno.
Musante Sergio Operatore sanitario Genova
CONCORDO PIENAMENTE.
Pizzetti Barbara,promotrice culturale,Brescia
Concordo pienamente
Avellis Dario, Impiegato, Sesto San Giovanni (MI)
Sono d'accordo
Giovanni Aversa - Impiegato - Milano
Fabio Peloso, educatore, Stabio (Svizzera)
Paola Lori, impiegata, Firenze
Alfonso Russo,impegato nella ricerca scientifica, Roma
Del Vecchio Cinzia, insegnante, Milano
Berlusconi togli le mani dal Italia e dagli Italiani.Aumentaci la pensione da fame che ci dai sensa fare sempre solo promesse. Giommi Alessandro.Pensionato Invalido Civile,Fano (PU)
Bianchini Roberto, capo scout AGESCI, Universitario, Firenze
Giangiuseppe Mastrantonio, Ricercatore CNR
Pzza Re di Roma 71
00183 Roma
Lucia Geri
Da laica, condivido e sottoscrivo
Rosella Bottallo, Alpignano (To), insegnante
Sottoscrivo la lettera
Domenico Iorio-Fili
ricercatore
Firenze
Beltramo Ceppi Chiara, impiegata, Milano
Maria Francesca Rossano
insegnante
Napoli
Buonamici Luigi Alfonso,Chimico, Firenze
Ferrara Carla, Insegnante, Firenze
Rizzi Fabio, impiegato Padova
Giancarlo Pinto
Napoli
artigiano
autorizzo la mia sottoscrizione della lettera a Papa Benedetto XVI
Passoni Giovanni
Giardiniere
Calolziocorte (Lc)
Bolis Clelia
casalinga
Calolziocorte (Lc)
Galetto Lorenzo, Impiegato, La Cassa (TO)
Ferrari Stefano, ingegnere, Padova
Paolo Zoccola. Prato (PO).
Concordo con la lettera di don Paolo.
Cerino,Maria,Padova
Pantone Maria Cristina, Assistente sociale, Genova
aderisco volentieri.
Sacco Marco - pensionato -60 anni - Torino
Era ora che qualcuno facesse qualcosa. Speriamo che serva...
Demarchi Giuseppina - Collaboratore sanitario - 48 - Torino
Grazie di averci dato questa possibilità di far sentire la nostra indignazione.sempre più grande.
Flocchini Marco, Impiegato, Odolo (BS)
Voglio essere fiducioso, ma dubito della reale imparzialità del Vaticano.
Nessuna sorpresa che appoggi la destra più estrema.
Fabio
Banfi Angelo, studente, Gallarate (VA)
Banfi Stefano, tecnico, Gallarate (VA)
Bortolozzo Luisa, casalinga, Gallarate (VA)
dott. Fabio Stevenazzi
Medico Internista ospedaliero
residente a Lozza (VA)
Banfi Francesco. commerciante, Gallarate VA
Condivido in pieno quanto scritto e sostengo quest'iniziativa con tutto il cuore!!!
Tiziana Ragusa, Brescia
Condividiamo e sottoscriviamo. Sentiti ringraziamenti.
sforza francesco studente fabriano(an)
Notari Duccio, studente, Siena (SI).
Cattolici di tutta Italia...INDIGNATEVI!!!!
Susanna Masoni, disoccupata di Rosignano Solvay
sottoscrivo pienamente, che vergogna sarebbe...
Teresa Sacchi Lodispoto, storico dell'arte, Roma
Alessandra Rebora, studentessa, Genova
Laura Cimelli - Genova
Germano Brandolini pensionato, maestro del lavoro, accolito della chiesa di bologna.
Sono daccordo e sottoscrivo
Giorgio
Rossi Francesco, Pensionato, Genova
Rossi Matteo, Studente, Genova
Elena Giudici, insegnante, Genova
Andrea Catanzaro, studente, Genova
Andrea Giudici, pensionato, Genova
Romana Rossi, pensionata, Genova
Daniele Costantini, audiometrista,
Siena
Zingali Maria Gabriella
Campione d'Italia
condivido
Ferrato Giuseppe, impiegato, Padova
Mario Taddei
informatico
Firenze
apprezziamo moltissimo chi si contrappone alla volgare strumentalizzazione del credo cattolico, mischiando ciò che è ideologia cristiana ai propri interessi privati. xkè berlusconi e casini possano ricevere l'eucarestia ed essere ammessi alla presenza del Papa pur essendo divorziati? a noi "normali" è vietato se non addirittura quasi cacciati dai luoghi di culto se chiediamo di essere confessati? (esperienza personale).
giusi bazzano e alfredo rucher - genova
Perfetti Yuri, Studente, Arcidosso GR
Perfetti Silvia, studente, Arcidosso GR
Perfetti Paolo, pensionato, Arcidosso GR
Ferraro Maria, casalinga, Arcidosso GR
Jaccarino Guido, architetto, Venezia
lettera coraggiosa
sottoscriviamo
barbara gallo, milano
andrea lapasini pandozy, milano
Ruggiero Livia, Impiegata, Roma
Diglio Roberta, Studentessa, Roma
Bonizzi Adriana , pensionata,Abbiategrasso(Mi)
Condivido anche le virgole
Spero proprio che la Chiesa non si schieri in maniera così spudorata.
Condivido pienamente. Non sarebbe proprio il caso di dare spazio agli blasefemi, che nella loro follia, si definiscono " nuovo Gesù".
Grazie don Paolo.
Arnaboldi Emilio, tecnico della prevenzione.
Gerosa Antonella, insegnante.
Cantù (CO)
Agapito dott. Pietro
Dirigente scolastico
Milano
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