14 settembre 2020

LE NOZZE DI CADMO E ARMONIA di Roberto Calasso (Adelphi)

"Nessun mitografo è riuscito a comporre la propria sequenza in maniera coerente, eppure tutti si sono proposti di fare ordine. In questo, erano fedeli al mito.
Il gesto mitico è un'onda che, nell'infrangersi, disegna un profilo, come i dadi gettati formano un numero. Ma ritirandosi accresce nella risacca la complicazione indominata, e alla fine la commissione, il disordine, da cui nasce un ulteriore gesto mitico. Perciò il mito non ammette sistema. E il sistema stesso è innanzitutto un lembo del manto di un dio, un lascito minore di Apollo".
Secondo di (per ora) undici volumi di un'opera sistemica ma non sistemizzata, questo splendido saggio/considerazione/soluzione era stata in qualche modo preconizzata dal precedente La rovina di Kasch, là dove l'autore teorizza in più momenti quanto la perdita del sacro e della ritualità abbiano condotto all'innominabile attuale, a questa virtuale realtà ormai orfana di alcuni elementi tradizionali traditi dalla modernità.
È un sontuoso viaggio nella mitologia, che esplora anche angoli e pieghe meno noti dell'immensa tradizione greca (Brodskij parla di frange di una stoffa che certo non si risolve nel lisciarla, ma nell'analizzarla, nel ridurla in frange ancora più minute).
Incontrerete nomi che conoscete sicuramente, ma da una prospettiva inedita, asciutta, anche coraggiosa, come solo sa essere coraggioso lo stile e la qualità di Calasso. Onestamente, considerate il concentrarsi su un unico argomento, credevo queste Nozze di più liquido accesso rispetto al precedente; ma, invece, si sono dimostrate ben più ardue delle suddette Rovine, proprio perché devono dimostrarne il postulato iniziale.
Paradossalmente, e però, lo considero anche un ottimo compendio per lo studente poco ortodosso, che cerca cioè qualcosa di diverso dal racconto scolare, là dove sente di voler comprendere il nesso tra mito e significato dei miti narrati. Perdiamo, infatti, così tanto tempo a cercare il nesso tra i comportamenti dei singoli personaggi mitologici da non comprendere poi il come questi singoli si rapportino con i propri simili.
In questo ci viene in soccorso il suggerimento dello stesso Calasso quando scrive: "Noi non dobbiamo rimpiangere troppo di aver perduto molti segreti del mito, anche se dobbiamo educarci a percepirne la mancanza, il vasto indecifrato".


Nessun commento: